Significato della tradizione in breve: è nella natura umana ricorrere, nei momenti importanti della vita, alla simbologia e al soprannaturale; il rito del “brusa la vecia” rientra appunto in uno di questi momenti.
Gli antichi, in corrispondenza del capodanno, usavano dare alle fiamme una catasta di fascine alla cui sommità stava un tronco d’albero ornato a festa, il quale simboleggiava l’anno vecchio che se ne andava favorendo l’arrivo dell’anno nuovo.
La "nostra vecia" perciò rientra nei riti di passaggio dall'inverno alla buona stagione.
Ma chi era la “vecchia”?
Tornando alla simbologia, la vecchia era un pupazzo di legno che spesso teneva tra le mani il fuso e la conocchia (da sempre riferimento al tempo che scorre) ed era riempita d’uva e di fichi secchi, castagne carrube, mele e piccoli regali che dispensava ai paesani prima di essere bruciata sul rogo, segno dell’anno vecchio che moriva offrendo i “semi” da cui sarebbe cresciuto l’anno nuovo (da qui l’usanza della lettura del testamento).